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Torta di mele
L’abbandono al piacere fu la condanna eterna per l’uomo sulla terra.
Ed al centro del caso più lungo della storia, tra un’esuberante e felina Eva, ed Adamo, dimesso ed ancora oggi convalescente a causa dell’estromissione di una costola, sta l’umiltà di una mela.
Essa fu accusata di complicità e concorso di reato nel peggiore dei misfatti d’ogni epoca, da quando essere umano impresse la sua orma sulla terra.
Ma l’emblema del traviamento, galeotta dalla più innocente delle sembianze, è ancora oggi potente attrattore per uomini e donne. Poiché entrambi sanno che quel frutto conduce, inesorabilmente, al piacere del peccato.
Nel 1999 riscosse grande successo tra i giovani il film American Pie.
Credo sia stata la torta di mele più discussa della storia del cinema. Ero allora adolescente, e di torta di mele se ne parlò per lungo tempo.
La maliziosa torta divenne sinonimo di organo genitale femminile. Paragonata a quest’ultima per la consistenza principalmente, ma credo invece abbia stratificazioni ben più profonde, non solo nell’inconscio di chi ci ha costruito quella serie di film.
La torta di mele, calda ed invitante come una giovane donna che si apre all’amore carnale, offre, nella sua primitività di ingredienti, l’appagamento che cerca elementi di maternità, in un legame forse incestuoso con chi ci ha procreati e nutriti
Burro è profumo di latte materno, che si assapora da una dolce mela ancora elastica, sebbene cotta, e che così richiama la sensazione della prima alimentazione, la suzione da una mucosa.
E’ un dolce che definirei conciliante oltre che confortante, concilia con altre epoche della nostra esistenza, e conforta rimettendoci alle nostre origini.
INGREDIENTI
300 gr farina di maiorca Antichi Granai https://www.antichigranai.com/shop/farina-burattata-di-maiorca-biologica/
180 gr zucchero integrale di canna
200 gr burro
800 gr mele renette
1 limone bio
1 arancia bio
2 uova
1/2 bustina lievito per dolci
100 gr granella di mandorle
Liquore amaretto
Cannella
PREPARAZIONE
Lavare le mele, sbucciarle, tagliarle a fette e riunirle in un recipiente in cui versare un bicchiere circa del liquore, mescolare e lasciare a macerare per almeno un’ora.
Sbattere uova e zucchero insieme alla scorza grattugiata di arancia e limone.
Spolverare a cucchiaiate la farina sul composto di uova e zucchero, continuando ad impastare senza mai fermare la frusta elettrica. Aggiungere il burro liquefatto e tiepido, amalgamare bene tutti gli ingredienti ed infine incorporare il lievito.
Foderare una teglia con burro e poi carta forno, versarvi l’impasto.
Scolare le mele dal liquore (mettere da parte quest’ultimo) e inserirle uniformemente nell’impasto.
Amalgamare la granella di mandorle con il liquore in cui le mele hanno macerato, aggiungere cannella a piacere, e versare il composto sulla torta.
Infornare a 140° per circa 50 min.
Zuppa di ceci e farro con zucca e cavolo nero
Ed ora che l’inverno più gelido è arrivato, bisogna fare approvvigionamento di legumi e verdure, per fronteggiare in modo sano l’aumentata richiesta di energie da parte del nostro corpo.
Variare e colorare l’alimentazione d’inverno, è un pò più difficile.
Per questo, con l’azienda agricola Antichi Granai, che oltre al grano biologico siciliano produce le varietà tradizionali di legumi,
stiamo mettendo a punto una serie di mix pensati proprio per rendere variegata la nostra dieta, rispettando la biodiversità siciliana.
Abbiamo miscelato legumi e cereali, creando una nuova linea, le zuppe.
Più gustose proprio perché si sommano diverse varietà dello stesso legume ad un cereale.
Questi diventano la base per creare infinite ricette. Adesso che il freddo fa da padrone, accendere la fiamma in cucina per una o due ore, diventa veramente piacevole!
Gli ortaggi e le verdure invernali possono combinarsi a seconda dei gusti e, naturalmente della disponibilità nella propria zona. Io ho usato una varietà di cavolo che semina mio padre nel mio orto, ma può essere facilmente sostituito da altre tipologie.
Le zuppe arricchite di altri vegetali, diventano un ricco piatto unico, che scalda e nutre in maniera ottimale.
La prima ricetta della linea di zuppe, impiega il misto ceci e farro. Ceci pascià, ceci neri, e farro.
Insieme alla zucca, regina dell’inverno, e al cavolo, potente antitumorale.
INGREDIENTI per 4 persone
300 gr zuppa
400 gr zucca già pulita
500 gr cavolo nero (o altra varietà)
2 cipolle fresche
2 pomodori pelati
Sale
Olio extravergine d’oliva
2 litri acqua
PREPARAZIONE
La zuppa di ceci prevede almeno 12 ore di ammollo (ideale 24).
Tagliare a rondelle la cipollina fresca, in un tegame dai bordi alti versare sul fondo l’olio, far scaldare e versare la cipolla e, dopo pochi minuti, il pomodoro.
Nel frattempo tagliare a dadini la zucca già ripulita dalla buccia e dai semi, e versare in pentola. Mescolare con il soffritto di cipolla e pomodoro e lasciare insaporire per circa 10 min.
Scolare e sciacquare per bene la zuppa, aggiungere alla zucca ed al resto del soffritto, mettere il coperchio e fare rosolare, rimestando ogni tanto, per 20 min.
Far bollire 2 litri d’acqua.
Mondare e lavare per bene le foglie di cavolo nero, scolare e tagliare a listarelle sottili.
Trascorsi i 20 min, aggiungere l’acqua bollente alla zuppa (circa un litro e mezzo tenendo il resto nell’eventualità si asciughi troppo).
Trascorsi i 20 min, aggiungere l’acqua bollente alla zuppa (circa un litro e mezzo tenendo il resto nell’eventualità si asciughi troppo).
Quando l’acqua riprende il bollore, aggiungere il cavolo nero.
Cuocere la zuppa a fuoco moderato per circa 2 ore, rimestando ogni tanto ed aggiustando di sale.
Scacciata siciliana coi broccoli
La scacciata siciliana broccoli e salsiccia, era una pietanza attesa e consumata tradizionalmente durante il periodo natalizio.
Perché?
A dicembre i broccoli “‘nducicunu”, ovvero diventano più dolci per via del freddo che si fa più intenso.
Ma non è l’unico motivo e nemmeno il principale.
Era anche il mese in cui il maiale si ammazzava, e si aveva disponibilità di salsiccia.
Il cacio era in piena produzione, e poi c’era il nuovo raccolto di olive.
Parte di queste erano destinate alla tavola, e finivano abbondanti tra il grasso della carne e le tenere foglie del broccolo.
Il buon grano siciliano, sapientemente conservato, veniva portato al mulino per diventare farina.
Considerato un piatto ricco, ed in effetti lo è, veniva preparato in occasione di una festa, nella zona di Catania in special modo per la vigilia di Natale. E così è ancora, per cui, sulla nostre tavole, insieme al baccalà fritto ed altri sfizi, non manca mai per il 24 dicembre la scacciata coi broccoli e la salsiccia.
Ora la mangiamo già da questo periodo. Appena arrivano in ortofrutta le primizie, le scacciate nei panifici cominciano ad imbottirsi di un vegetale che ha del portentoso anche per le sue potenzialità antitumorali.
Quando il contenitore ed il contenuto sono egualmente importanti, si determina un livello di qualità definito eccellenza.
Le farine da grani antichi varietà maiorca e perciasacchi, prodotte e molìte dall’ azienda Antichi Granai, si possono miscelare per ottenere impasti lievitati dolci o salati.
Nella ricetta per la scaccia, le percentuali tra il grano duro ed il grano tenero, sono bilanciate per ottenere un pasta che sia croccante esternamente ma morbida all’interno. Cuociono perfettamente, sia l’impasto che i condimenti, se la pasta è stesa sottile, e rimane umida all’interno e fragrante fuori.
INGREDIENTI
Per l’impasto
400 gr farina di perciasacchi
400 gr farina di maiorca
600 gr acqua
40 ml olio extravergine d’oliva
8 gr sale
5 gr lievito di birra
Per la farcitura
1 kg broccoletti freschissimi
300 gr salsiccia
200 gr formaggio pepato fresco
qualche cipollina fresca
olive nere al forno denocciolate
concentrato di pomodoro
PREPARAZIONE
Sciogliere il lievito in un poco di acqua tiepida. Miscelare bene le due farine, fare la fontana e versare il lievito sciolto, aggiungere pian piano tutta l’acqua restante ed iniziare ad impastare (nella planetaria o a mano).
Quando la farina avrà assorbito tutta l’acqua, aggiungere il sale mentre si continuare con l’impasto. Verso la fine, aggiungere l’olio d’oliva e fare assorbire continuando ancora circa 10 min, o comunque finché l’impasto sarà liscio ed elastico.
Formare un panetto e lasciare riposare in un contenitore, ben sigillato da pellicola, in un ambiente chiuso.
Dopo circa 6-8 ore, l’impasto sarà lievitato.
Lavare e mondare i broccoletti, togliendo le foglie più grosse ma lasciando quelle più tenere. Sistemarli in un colapasta e cospargerli di sale. Lasciare così qualche ora (consiglio di fare questa operazione al mattino, per averli pronti la sera).
Sciogliere un cucchiaio di concentrato di pomodoro in mezzo bicchiere d’acqua calda.
Togliere la salsiccia dal budello e sbriciolarla in un piatto.
Affettare il pepato fresco ma non troppo sottile.
Mondare e lavare le cipolline fresche e tagliare a rondelle.
Riprendere l’impasto e lavorarlo ancora a mano per circa 10 minuti.
Prelevarne una parte che sia sufficiente a poter ricoprire la superficie della teglia.
Infarinare il piano di lavoro e stendere con il matterello fino a raggiungere uno spessore di circa 2-3 millimetri, riporre nella teglia già foderata di carta forno e bucherellare omogeneamente con i rebbi di una forchetta.
Con un pennello da cucina, inumidire la pasta con il concentrato di pomodoro. A questo punto farcire lasciando scoperta la parte che farà da bordo: sistemare i broccolletti e cospargere con salsiccia, cipolla, olive nere, formaggio. Versare sul condimento, in modo regolare, un filo d’olio d’oliva. Procedere con la stesura di un’altra parte di impasto ed adagiare a ricoprire il tutto. Chiudere i bordi e rifilare l’eventuale pasta in eccesso.
Nuovamente, con i rebbi di una forchetta bucherellare la superficie. Cospargere anche questa con il concentrato di pomodoro.
Cuocere per circa 45 min a 180°.