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Lele Scandurra: l'Etna, la pizza e i grani antichi.
E’ energico e dinamico tanto quanto l’attività del vulcano che ci domina, non a caso si autoproclama “Il pizzaiolo dell’Etna”.
Lele Scandurra è un giovane talento dell’arte della lievitazione. Intraprendente, sempre in fermento, elabora mille idee e riesce a concretizzarne mille e una.
Ora ha portato in auge ‘Botanike’, la pizzeria del rinomato Ikebana di proprietà della famiglia Merola, il locale più green di Catania immerso in un variegato parco che ospita palme ed ulivi, e si prolunga in un ricchissimo orto. Da qui, la brigata e lo stesso Lele, raccolgono verdure ed ortaggi che diventano ingredienti preziosi per le sue pizze.
Con Giovanni Merola, titolare Botanike, e Lele Scandurra
La materia prima e lo studio attento e scrupoloso di ogni impasto sono quasi un’ossessione per Lele, tra i primi pizzaioli a guardare alla qualità delle farine che seleziona tra le migliori italiane e siciliane. E per ognuna delle sue miscele tra più farine, sempre nuove, studia tecniche di impasto, modalità e tempi di lievitazione.
Il metro dei suoi sforzi è dato dall’enorme successo che ogni sera il suo prodotto riscuote. Quasi sempre sold out per quella pizza sottile, dal cornicione alto e soffice, che si scioglie in bocca e digeribilissima.
Nasce adesso la nostra collaborazione, perché Lele sente la necessità di rendere omaggio alle farine da grani antichi siciliani, che già conosce ed impiega ma sulle quali vuole perfezionarsi al meglio per proporre nel nuovo menù una base 100% grani antichi, dove il gusto del prodotto finito sia quasi tutto concentrato nella base. Ed io sono onorata e felice di poter lavorare insieme a lui!
Studia Lele, studia tanto, continuamente, perché ha sempre l’obiettivo di superare sé stesso e quando lo fa, ricomincia. Questa è la nota storia di chi non ha avuto nulla di già servito dalla vita, di chi ha costruito la propria identità con grande sforzo e sacrificio, ogni singolo giorno, imparando dai migliori, puntando al meglio ma rimanendo umile.
E non vede il successo di cui già oggi gode, è troppo impegnato a migliorarsi, a guardare avanti, come ogni fuoriclasse.
Pasquale Caliri. I buoni propositi per il 2020.
Amo parlare di cibo perché è tramite esso che si scoprono le innumerevoli sfaccettature dell’umanità.
Pasquale Caliri, prima di essere uno chef è molto altro. Prima di questo molto altro, è un Uomo.
Assistere alla sua commozione, perché con il beneficio della sua manodopera in cucina, ha prodotto beni che vanno oltre la materia, è il miglior augurio che egli abbia potuto farmi per questo nuovo anno.
Per quanto si ami il proprio lavoro, esso è sempre un bene transitorio e relativo, che deve essere asservito ad un bene comune, oltre ogni personalismo. Una lezione alta e altra, che spero di interiorizzare.
Il suo impegno vero e sincero per il sociale, cardine forse di questa sua esperienza da chef, è punto di inizio e di arrivo della giornata che ha voluto dedicare ai giornalisti riuniti per il pranzo di inizio anno.
E per certi versi è anche un modo per festeggiare i progressi dei cinque anni della nascita del Marina del Nettuno Yachting Club Messina.
Prima di stravolgere, rispetto al recente passato, il menù del 2020, lo chef ha deciso di salutare, insieme a noi, i piatti che lo hanno accompagnato in questo suo percorso.
“Press end food together for a more delicious world”, il tema che lo chef ha impresso sulla copertina dell’agenda 2020 del Nettuno Marina Club.
Ma il senso di questo incontro è veramente profondo.
La cucina esce dal palcoscenico cui oramai è continuamente esposta, e riassume le sue funzioni principali: riunire, nutrire senza eccessi o sfarzi, festeggiare, conciliare.
Così i suoi piatti, di una semplice raffinatezza, non osano mettere nessuno a disagio, perché sono pensati per tutti, per chi dà ancora al cibo un senso di appartenenza. Che sia esso composto da ingredienti locali o geograficamente non conosciuti, il senso è quello di riscoprire, ad ogni piatto, il pensiero di chi con evidente affetto lo ha ideato e preparato.
Il menù degustazione inizia con zuppa ai funghi porcini con panna acida al cardamomo e tapioca croccante.
Involtino con trippetta di baccalà, baccalà mantecato e gambero rosso di Mazara, cime di rapa croccanti, maionese con lardo di colonnata
Spaghetti di carruba con ricci di mare, spuma al prezzemolo e ricotta al limone.
Uovo di galline felici, cotto a bassa temperatura e servito con uova di caviale e salmone su spuma di ricotta con acqua di mare e bottarga di tonno, a fare da base una focaccina venezuelana con farina di mais.
Triglia con cavolo verza scottato, mollica atturrata e foie gras vegetale e olio al chorizo.
Ricciola, due consistenze di sedano rapa, polvere di orzo, emulsione all’aglio nero e maionese di limone.
A chiusura, una squisita reinterpretazione del tiramisù.
Piatti estremamente calibrati tra il gusto e la leggerezza, che lasciano un ricordo piacevole, e l’appetito di tornare a scoprire le nuove creazioni di Pasquale Caliri.
Crostatine pistacchio e melagrana
La mia campagna di divulgazione sui benefici apportati dal consumo di melagrana, subisce l'influenza di quella condotta da una carissima amica con la quale sono lieta di collaborare.
Paola Nicolosi è l'imprenditrice siciliana che ha brevettato la "spremisalute", una macchina elettrica da cui facilmentre si estrae il potere benefico del frutto. (1*)
Bere il succo di melagrana apporta enormi benefici alla salute, è infatti in grado di curare e prevenire numerose malattie.
La più nota delle sue proprietà è l'azione antitumorale. La presenza di tannini e polifenoli, in grado di proteggere contro la genesi o la progressione di diversi tipi di tumore, in particolare quello alla prostata e del seno, ma anche nei confronti del tumore della pelle, le antocianine infatti, sono in grado di contrastare efficacemente i danni provocati dai raggi UV. (2*)
Uno studio recente, fa invece sperare sulla guarigione da malattie infiammatorie croniche intestinali, il morbo di Crohn e la colite ulcerosa. Una speranza anche di migliori cure in futuro arriva da una nuova ricerca guidata dall'Institute for Steam Cell Biology and Regenerative Medicine (inStem) di Bangalore, in India, e dall'Università di Louisville, negli Usa: individua la chiave per contrastare queste patologie in una molecola, un metabolita microbico che deriva dalla melagrana, l'urolitina. L'urolitina rafforza la funzione di barriera intestinale, considerato che la permeabilità dell'intestino è proprio una delle alterazioni correlate a queste patologie. (3*)
(2*) https://www.ilgiornaledelcibo.it/melagrana-proprieta-e-controindicazioni-intervista/
CROSTATINE CON MARMELLATA DI MELAGRANA.
La ricetta è stata realizzata in collaborazione con lo chef Ettore Moliteo.
Per la preparazione della marmellata vai al link. https://www.federicagenovese.com/index.php/le-mie-ricette/item/66-marmellata-di-melagrana
INGREDIENTI
500 gr farina di maiorca Antichi Granai
300 gr burro
100 gr zucchero a velo
150 gr farina di pistacchi
1 gr di sale
95 gr di tuorli
PREPARAZIONE
Miscelare la farina di maiorca e quella di pistacchi, versarle su una spianatoia e sistemare a fontana. Al centro versare i tuorli con lo zucchero ed il sale, battere con una frusta e pian piano allargarsi per amalgamare le farine. Aggiungere il burro a tocchetti ed impastare fino a rendere l’impasto liscio ed omogeneo. Avvolgere il panetto nella pellicola e fare riposare in frigo un’ora.
Imburrare ed infarinare gli stampi per crostatine, stendere l’impasto con il matterello. Sistemare le basi negli stampi e riempire con la marmellata. Reimpastare velocemente gli scarti di frolla, stendere e con il tagliapasta ricavare le listarelle da decorazione.
Infornare per circa 25 min. A 180°.
Expocook 2019, la presentazione ufficiale.
Martedi 12 febbraio, l'attesa conferenza di presentazione alla stampa ed agli operatori di settore di EXPOCOOK 2019.
Alle 11.00 di martedì prossimo, presso l’Aula Magna “Mario Francese” dell’I.P.S.S.E.O.A. Pietro Piazza di Palermo, in Corso dei Mille, 181, verranno ufficialmente comunicati tutti i dettagli della kermesse dedicata al mondo della ristorazione e dell’hospitality.
Partecipi oltre 130 aziende che occuperanno 20.000 mq di spazi espositivi alla Fiera del Medierraneo di Palermo,riportando in vita questo luogo tanto caro ai palermitani.
Dal 26 febbraio al 1 marzo, andrà in scena l’“evento più cook dell’anno”, che porterà nel capoluogo siciliano il top di ciascun settore connesso all’ambito ristorativo ed alberghiero. Si tratta di un format unico nel suo genere pensato dagli organizzatori Fabio Sciortino, Francesco Fontana e Francesco Lipari, come un evento mai realizzato prima d’ora in Sicilia per consentire a tutti gli addetti ai lavori e operatori di settore di individuare potenziali clienti e buyers in incontri B2B e B2C creati ad hoc per consentire la nascita di nuove sinergie e collaborazioni.
Non solo Food&Beverage quindi, ma anche, e soprattutto, tutte le aziende del circuito che gira intorno alla ristorazione, dal designer e progettazione all’arredo di interni ed esterni, dalle attrezzature e utensileria all’abbigliamento da lavoro, dai sistemi informatici di cassa alla gestione lavoro, dalla consulenza ai finanziamenti, dall’hotellerie e l’attività ricettiva.
Alla conferenza, moderata dal giornalista Roberto Oddo, direttore artistico di Expocook, saranno presenti il dirigente scolastico Vito Pecoraro dell’ I.P.S.S.E.O.A. Pietro Piazza, Fabio Sciortino project manager di Expocook, Francesco Lipari, responsabile rapporti con le istituzioni, Francesco Fontana, responsabile rapporti con le aziende, il Maestro Giuseppe Giuliano, coordinatore dei cooking show, Daniele Vaccarella, responsabile del comparto pizza, Domenico Privitera , presidente dell’Unione Regionale Cuochi Siciliani(U.R.C.S.), Giacomo Perna, presidente dell’Associazione Provinciale Cuochi e Pasticcieri di Palermo (A.P.C.P.PA), Antonio Cottone, presidente della Federazione Italiana Pubblici Esercizi(F.I.P.E) e Nicola Farruggio, presidente provinciale di Federalberghi.
Alla fine della conferenza ai presenti sarà offerto un rinfresco preparato dagli allievi dell’istituto alberghiero.
Patrocini, Main Sponsor, Media Partner
Expocook 2019 gode del patrocinio della Regione Siciliana, del Comune di Palermo, della Camera di Commercio, Confcommercio, Confartigianato, Confesercenti, Casartigiani e Federalberghi.
I Main sponsor di Expocook sono : Electrolux, Cattabriga, Bormiolo Rocco, LG Air Conditioning e Gamma Service.
Tra i media partner di Expocook , il magazine on line Cronache di Gusto, TeleOne, Radio Inn, Balarm, SiciliaUno, Monreale News, Orogastronomico, Rossetto e Cioccolato, Saggi&Assaggi, MySocialRecipe,Ciboturista, e Cucinartusi.
Carlo Cracco, se vuoi fare il figo, studia.
Che da chef pluristellato Carlo Cracco si sia prestato allo spot pubblicitario di cibi spazzatura, quali le patatine sue omonime, ancora ci può stare, i soldi attraggono anche chi ne ha già parecchi.
E forse, affermare che, seppur creatore di ricercate e sopraffine pietanze, poi la sera davanti la tv ingurgiti schifezze, lo rende più umano.
Ma quando si parla di cose serie, adesso si scopre che è il caso si faccia da parte.
E l’olio extravergine d’oliva è più che cosa seria.
Dal suo salotto della Milano nobile, il ristorante in galleria, mentre riposa dai tour de force televisivi che, quelli sì, lo hanno portato alle stelle, si ritrova convocato come esperto assaggiatore di olii d’oliva di qualità.
La guida spagnola EVOOLEUM, propone la sua terza edizione con una selezione dei migliori 100 oli extra vergine di oliva del mondo EVOOO TOP 100, riconosciuti agli EVOOLEUM Awards.
La guida nasce da un'alleanza tra Mercacei Publishing Group e AEMO (Associazione Spagnola dei Comuni produttori di olive).
Con tale alleanza si garantisce il massimo livello in fatto di qualità, rigore e obiettività. Ci crediamo.
In questa edizione tutta deluxe, già la prefazione è aurea. E’ a cura di chef Carlo Cracco, che guida il lettore in un viaggio sensoriale straordinario.
“Spesso sentiamo dire che l'olio extra vergine di oliva dovrebbe seguire il percorso creato dall'industria del vino.
A tal proposito, vorrei concludere queste righe con un aneddoto. Anche se è bene sapere che un extra vergine dovrebbe essere consumato preferibilmente dal raccolto successivo a quello da cui è stato prodotto, di recente ho avuto l'opportunità di aprire un olio evo del 2001, rimasto nascosto nella mia cantina.
Naturalmente ero piuttosto scettico nel provarlo. Ma la mia grande sorpresa è stata scoprire che 17 anni dopo aveva ancora un profumo incredibilmente aromatico ed un sapore unico. E questo dimostra che, in effetti, l'olio extravergine d'oliva è eterno.”
La parola, a questo punto, al prof. Ercole Aloe, Dottore agronomo, Capo Panel e Assaggiatore Professionista di olio evo,
“Se la chimica è una scienza esatta, come credo, posso controbattere che dopo 17 anni di conservazione, un olio, pur mantenendo ancora l’aroma come sostiene Cracco, personaggio la cui parola non oserei mettere in dubbio, credo quantomeno che quello stesso aroma dovrebbe avere un pò di flavour di cetriolo, che non ha nulla da vedere con la tipicità, ma piuttosto con il condizionamento ermetico eccessivamente prolungato e con la chimica delle aldeidi (2,6 nonadienale). In breve, un olio rancido”.
Chef, mi sa tanto che hai sbagliato cantina.
Natale 2018, sui dolci il corso con chef Ettore Moliteo
E’ trascorso esattamente un anno da quando, con Ettore Moliteo, abbiamo coinvolto un gran numero di persone nel nostro primo corso di cucina.
Il successo è stato decretato dall’ unione tra più elementi.
Accertato innanzi tutto un forte interesse sul tema, non solo dei grani antichi siciliani, ma sulla riscoperta di tutte le materie prime territoriali per la realizzazione delle nostre ricette.
La differenza sta dunque nell’origine, nel modo in cui si origina il pensiero di ogni consumatore.
Se si acquista pensando al prodotto, al produttore, al territorio ed alla salute, gli interessi si rivolgono inevitabilmente alla qualità, al biologico, al km zero.
Chi sceglie di seguire un corso che abbia come focus l’impiego dei grani antichi siciliani, che si tratti di panificazione o pasticceria, ha già fatto una scelta ben precisa, etica, salutista ed ambientalista.
La cucina naturale ed etica, senza nessuna rinuncia al gusto, è la filosofia che conduce lo chef Ettore Moliteo a traguardi sempre più ambiziosi.
Dalla sede catanese della scuola del Gambero Rosso, dopo varie esperienze in prestigiose cucine siciliane tra cui Locanda Don Serafino, il giovane chef sente di dover assecondare la sua propensione ad un altro modo di fare cucina.
Migra a Milano e si forma al ristorante Joia - Alta Cucina Vegetariana , al fianco di Pietro Leeman.
Era proprio quello il suo destino.
Ora Ettore dirigere la brigata dell’Hotel Raphaël di Piazza Navona a Roma, lussuoso ristorante vegetariano dove proprio Leeman lo ha voluto a rappresentarlo.
Ettore Moliteo, si specializza costantemente nella pasticceria vegana e salutistica, le ricette che propone sono equilibrio perfetto tra gusto e leggerezza.
Vi aspettiamo al corso di questo Natale, il 13 dicembre a Catania dalle ore 14,00.
Per appagare la gola senza troppi sensi di colpa!
Per avere tutte le Info e prenotare la tua postazione, scrivi a
fooditinera@federicagenovese.com
Whatsapp 3286827750
Master class Gold 2019, a BluLab Academy
Dare un senso alla qualità, è lo scopo di un progetto formativo destinato agli operatori della ristorazione, ed agli addetti alla comunicazione che lavorano quotidianamente per il food.
Il prossimo 5 dicembre alle ore 17:30 , nella sede dell’Ass.Cult. Blu Lab Academy, sita ad Aci Sant’Antonio, si terrà una conferenza stampa avente ad oggetto la presentazione della prima edizione della Master class Gold 2019 “Experience Sicily in Lab”.
Blu Lab, grazie alla preziosa collaborazione dei docenti Peppe Cannistrà, Francesco Patti e Alfio Visalli, e con la direzione didattica affidata al maestro Massimo Mantarro, ha sviluppato l’idea di una formazione mirata al senso della qualità, con la consapevolezza che prima di tutto vada riconosciuta, per individuarne la chiave di lettura ed interpretare al meglio le capacità personali di ognuno dei partecipanti. In tal modo sarà possibile sfruttare al meglio competenze e conoscenze di uno dei mestierei più amati nel mondo.
“Crediamo fortemente nei principi e nella filosofia che stanno alla base della Mission Accademia, che con perseveranza portiamo avanti ogni giorno – ha dichiarato Alfio Visalli - Prima fra tutte la necessità di incrementare questo “paniere di contenuto formativo” da offrire al nostro territorio, così da ottenere un nuovo ventaglio di domanda ed offerta lavorativa che inevitabilmente si svilupperanno al termine di tale percorso".
Un esempio su tutti, è la possibilità offerta a tutti i corsisti della Master Class, di optare per uno stage o un tirocinio post master in uno dei ristoranti degli chef docenti.
Ciò, rende BluLab Academy di ausilio alle difficoltà che ogni stagione, soprattutto in Sicilia, si riscontrano nella ricerca di personale qualificato, soprattutto relativamente a settori ben determinati.
Per la prima volta in Sicilia, quindi, si scommette su un progetto di grandi vedute e ambiziosi obiettivi, con la speciale collaborazione di professionisti esterni ai quali verranno affidati focus di ben 30 ore (comunicazione gastronomica, Gastrosofia, pasticceria, cucina vegana e tanto altro)
Il Master aprirà le porte anche a chi vorrà semplicemente assistere da spettatore a qualche lezione, in modo da creare sinergie sempre più ampie e far conoscere al contempo le potenzialità del progetto.
Al termine della conferenza stampa, l’inaugurazione della “Master class Gold 2019 “Experience Sicily in Lab”, proseguirà in un’affascinante dimora storica alle pendici dell’Etna, il Relais San Giuliano, Boutique Hotel de Charme. Una zona ricca di natura e cultura, che vi ospiterà nell’ampia sala del suggestivo “Palmento del Serra”.
Per Contatti ed info.
Mail. comunicazione@blulabacademy.it
M.342-1306974
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Euro-Toques Experience, lo chef Paolo Romeo entra nell'Associazione di Gualtiero Marchesi
Grande attesa a Messina per l’Euro-Toques Experience, cena a 8 mani organizzata per celebrare l’ingresso nell’Associazione di Cuochi fondata da Gualtiero Marchesi, dello chef messinese Paolo Romeo.
La sera di mercoledì 21 novembre alle ore 20.30, nel ristorante “Grecale Kajiki” sito in via XXVII luglio a Messina, insieme a Romeo, executive chef del Grecale, ai fornelli si alterneranno lo chef Giovanni Porretto, delegato regionale di Euro-Toques Sicilia, e gli chef Pasquale Caliri e Fabio Armanno.
Paolo Romeo, di origine messinese, dopo varie esperienze e collaborazioni in ristoranti di alto livello in Italia e all’estero, è rientrato nella sua città, e da maggio 2018 è l’Executive Chef del gruppo Ristorativo Grecale Ristorante Italiano, Kajiki ristorante giapponese, Villa Laura Resort, Kon Gusto Catering.
Festeggia dunque un nuovo traguardo con l’ingresso nella prestigiosa Associazione di cuochi presieduta da Enrico Derflingher, che annovera tra i suoi iscritti Heinz Beck, Massimo Bottura, Enrico Crippa, Niko Romito, Ciccio Sultano.
Tra gli obiettivi dell’associazione, quello di valorizzare le materie prime del territorio, i piccoli produttori e il loro legame con la terra.
Ed il menù ideato dai 4 professionisti, vuole appunto raccontare la Sicilia attraverso le sue eccellenze con insoliti abbinamenti dal gusto contemporaneo. I piatti degli chef saranno abbinati ai vini siciliani dell’azienda vitivinicola Duca di Salaparuta.
La cena prenderà il via con una fantasiosa e colorata serie di piccole entrée a cura dello chef Romeo, a cui seguiranno due antipasti: “Orata, puttanesca di gambero rosso di Mazara e gelato al pane di tumminia”, “Panella liquida e croccante di pescato del giorno”. In abbinamento verrà servito Duca Brut, prodotto con metodo Martinotti-Charmat, da uve Grecanico e Chardonnay.
A seguire, lo chef Giovanni Porretto proporrà il suo “Riso con vongole, polvere di cappero, prezzemolo, insalatina di mare e limone candito” in abbinamento a Colomba Platino, storico vino delle cantine Duca di Salaparuta prodotto nella tenuta di Risignolo. Il secondo piatto, realizzato da Fabio Armanno (che lavora nella brigata del Ristorante Timeo di Taormina), sarà un “Cubo di ricciola con olive e timo su spuma di patate, borragine e pomodoro confit” in abbinamento al vino Kados, uno dei vini più versatili dell’azienda vitivinicola, anch’esso prodotto nella tenuta di Risignolo. Un’autentica sorpresa a cura di Paolo Romeo precederà il dolce proposto da Pasquale Caliri, chef del Marina del Nettuno di Messina, che stupirà i commensali con la “Namelaka al cioccolato bianco, streusel alle mandorle e lamponi”. I dessert che concluderanno la raffinata cena saranno serviti con Florio Morsi di luce, vino da dessert prodotto con uve Zibibbo coltivate sull’isola di Pantelleria.
Il costo della cena è € 60,00 a persona, bevande incluse.
MENU’ DELLA CENA:
ENTRÉE
Fatevi coccolare dagli chef (Paolo Romeo)
Vino in abbinamento: Duca Brut (metodo charmat)
ANTIPASTI
Orata, puttanesca di gambero rosso di Mazara e gelato al pane di tumminia (Paolo Romeo)
Panella liquida e croccante di pescato del giorno
Vino in abbinamento: Duca Brut (metodo charmat)
PRIMO
Riso con vongole, polvere di cappero, prezzemolo, insalatina di mare e limone candito (Giovanni Porretto)
Vino in abbinamento Colomba Platino
SECONDO
Cubo di ricciola con olive e timo su spuma di patate, borragine e pomodoro confit (Fabio Armanno)
Vino in abbinamento Kados
PRE-DESSERT
Sorpresa dello chef (Paolo Romeo)
Vino in abbinamento Morsi di luce
DESSERT
Namelaka al cioccolato bianco, streusel alle mandorle e lamponi (Pasquale Caliri)
Vino in abbinamento Morsi di luce
I Giorni del Gambero (Rosso di Mazara)
A Mazara del Vallo, il 21 e 22 luglio, si svolgerà la quarta edizione della manifestazione dedicata al gambero rosso.
I giorni del gambero è un evento ideato da Antonino Sammartano, proprietario del Mahara Hotelche da quattro anni ospita l'evento, e gode del patrocinio del Comune di Mazara del Vallo e della Regione Siciliana che ritorna a far parlare della nota città marinara nel trapanese.
Due giornate intense, in cui sei giovani chef si sfideranno con preparazioni ed interpretazioni del crostaceo tesoro del mediterraneo.
La prima serata, sabato 21 luglio, vedrà tra gli sfidanti lo chef giapponese Motoki Seimori, lo chef Domenico Basile del ristorante Gral di Palermo e Daniele Riccobene del ristorante Zu Tu di Trapani.
La seconda serata domenica 22 luglio vedrà in gara Salvatore Lipari del ristorante Saperi e Sapori di Bagheria in provincia di Palermo,
Alessandro Ravanà del ristorante Salmoriglio di Porto Empedocle in provincia di Agrigento e Giuseppe Geraci del ristorante Modì di Torregrotta in provincia di Messina.
I piatti presentati dai giovani talenti in gara, tutti a base di gambero rosso di Mazara ovviamente, concorreranno al premio finale di € 500,00, oltre ad un fine settimana presso il Mahara Hotel con percorso benessere, e saranno giudicati da una giuria tecnica composta da giornalisti ed esperti del settore presieduta dallo Chef Stellato Patrizia di Benedetto del ristorante Bye Bye Blues di Palermo.
Anche il pubblico, avrà la possibilità di esprimere il proprio parere sui piatti degustati votando il preferito in un' apposita urna. Lo chef più votato riceverà in premio una speciale targa dalla giuria popolare.
Ingrediente ricercato, prelibato e consumato in tanti modi, anche e soprattutto crudo, il Gambero Rosso di Mazara può definirsi l'antesignano del sushi giapponese, dal momento che tra i pescatori mazaresi, mangiare i gamberi crudi è da sempre una consuetudine.
In banchetti a base di pesce, il gambero rosso infatti non manca mai, e rappresenta un simbolo della cucina italiana e internazionale.
A Mazara del Vallo, la pesca di questo crostaceo viene praticata quasi tutto l'anno, con picchi nella tarda primavera ed in estate. E’ chiaro come sia significativo il settore per l’economia locale.
Queste le ragioni per cui da quattro anni, all’interno degli ampi spazi del Mahara Hotel di Mazara del Vallo, si svolge un evento volto a magnificare il crostaceo.
"Sono convinto che si debba onorare un prodotto che così ben rappresenta la Sicilia, e creare un momento di riflessione su questa preziosa risorsa mi sembra il modo migliore per farlo” spiega Antonino Sammartano proprietario del Mahara Hotel e ideatore dell'evento.
Ma"I giorni del gambero"sarà anche un'occasione per il pubblico, ristoratori e operatori del settore di conoscere i prodotti di alcune eccellenze del territorio che ben accompagnano l'ingrediente principe della manifestazione. Dall'olio dell'azienda Accomando, ai vini delle Cantine Alcesti, Paolini, Cusumano, al pescato delle ditte Princi e In Mare Blumar Sud. La manifestazione, che gode del patrocinio della Città di Mazara del Vallo e della Regione Siciliana, avrà tra gli sponsor anche l'acqua Mangiatorella.
Ampio spazio sarà dedicato anche alla musica e allo spettacolo che accompagneranno le due serate presentate da Roberto Oddo.
In particolare sabato 21 luglio alle 21.00 vi sarà spettacolo live “Estate in musica2018”che avrà tra i protagonisti la vincitrice di Sanremo Young Elena Manuelee la finalista El Mrieh Ouiam. Seguirà il concerto del Soprano Noemi Amico e il suo quartetto.
Mentre domenica 22 luglio alle 21.00 avrà inizio lo Spettacolo Live Concert: I Cubanitos.
In entrambe le serate per accedere all'evento si pagherà all'ingresso un ticket del costo di 15 euro che darà diritto all'assaggio dei tre piatti in gara a base di Gambero Rosso e dei prodotti delle aziende espositrici e ad assistere allo spettacolo musicale.
PROGRAMMA
SABATO 21 LUGLIO 2018
Ore 18.30 apertura stand di degustazione
Mostra personale di pittura dell’artista Concetta di Pasquale: Opere legate al mare tendenti a valorizzare il pescato e il Gambero Rosso
ORE 19.30 Presentazione dei 3 chef protagonisti della gara
Ore 20.00 inizio della gara con i tre chef che cucinano in contemporanea da tre postazioni distinte.
20.30 degustazione dei piatti a base di gambero rosso valutati da una giuria tecnica presieduta dallo Chef Stellato Patrizia di Benedetto del ristorante Bye Bye Blues di Palermo. Anche il pubblico potrà esprimere un giudizio attraverso indicando la propria preferenza attraverso apposite urne.
ORE 22.00 Spettacolo live “Estate in musica2018”con la partecipazione della vincitrice di Sanremo Young Elena Manuele e la finalista El Mrieh Ouiam. Seguirà il concerto del Soprano Noemi Amico e il suo quartetto.
DOMENICA 22 LUGLIO 2018
ORE 18:30 Apertura degli stand
Mostra personale di pittura dell’artista Concetta di Pasquale: Opere legate al mare tendenti a valorizzare il pescato e il Gambero Rosso
ORE 19.30 Presentazione dei 3 chef protagonisti della gara.
Ore 20.00 inizio della gara con i tre chef che cucinano in contemporanea da tre postazioni distinte.
20.30 degustazione dei piatti a base di gambero rosso valutati da una giuria tecnica presieduta dallo Chef Stellato Patrizia di Benedetto del ristorante Bye Bye Blues di Palermo. Anche il pubblico potrà esprimere un giudizio attraverso indicando la propria preferenza attraverso apposite urne.
ORE 21:00 Spettacolo Live Concert: I Cubanitos
ORE 23:00 Premiazione migliore Chef.
Le Naumachie, amichevole tra gli chef Aversa, Visalli , Mantarro
Le Naumachie, ristorante dello chef Francesco Aversa, non poteva che trovare identificazione linguistica altra.
Contrapponendo una singolare pacatezza agli echi assordanti di storiche ricreazioni di guerra, il locale, semplice e raffinato, guarda le mura che cingevano un luogo di simulate battaglie navali. Ed ancora diviene teatro, rappresentazione; non più di sfida bensì di arte culinaria.
Nel cuore dell’odierna Taormina, lo chef si distingue per la sua cucina ricercata.
Attento ad ogni particolare, cura ogni dettaglio ed ha ‘assoldato’ uno staff altamente competente e professionale, tanto in cucina quanto in sala, dove il cliente viene quasi coccolato.
Certamente queste le premesse che hanno decretato la scelta di Blulab Academy, di organizzare in questo luogo una cena a sei mani, quelle di Francesco Aversa, Alfio Visalli e Massimo Mantarro, due stelle Michelin.
All’apertura del press dinner, ognuno degli chef esprime il fil rouge che li ha condotti ad elaborare un menù a tre: il rispetto per la tradizione e la materia prima.
Al di là di ogni elaborazione o rivisitazione, nei piatti serviti si riscontra il sapore della nostra terra. Il gourmet ci sta tutto, perché la tradizione è stata mantenuta.
L’aperitivo è quantomai estroso ma anch’esso fortemente radicato.
Marco Rasta ed Amedeo Ferlito, presentano ad arte il loro aperitivo a tema, “message in a battle”.
Un elisir a base grassa con gambero rosso di Mazara, emulsionata con wodka Giovi (prima wodka siciliana) con l’aiuto di un pizzico di lecitina di soia biologica; succo di limone verdello di Sicilia, peperoncino caramellato, Acquamaris®per arrotondare il drink ed esaltare tutti i profumi. Servito con una base di frutta essiccata, su cui stanno il tonno rosso con la sua bottarga, la salsa taratatà, gambero e finocchietto riccio.
Dopo il coloratissimo drink sorseggiato con i colleghi, adagiati sulle mura romane, ci avviamo alla terrazza dove nessun dettaglio è lasciato al caso. La mise en place, i segnaposto personalizzati, l’accoglienza del personale. Prima di iniziare, i tre chef ci danno il benvenuto, brevemente per poi tornare in cucina.
I sommelier, Giovanni Pistorio e Salvo di Bella, hanno scelto accuratamente i vini che accompagnano le pietanze. Nell’ordine del menù: Etna bianco, A Puddara; Etna rosato doc 2017, Benanti;
Frappato doc Vittoria, Tenuta Valle delle Ferle.
Persino la scelta di ogni piatto da portata è frutto di studio, oltre ai tradizionali Caltagirone, altri pezzi esclusivi delle aziende Broggi, Villeroy & Boch, Serax.
Gli entrees.
Inizia il padrone di casa, Francesco Aversa, con un pacchero all’albicocca, con tartare di dentice, coulis di albicocca e pesche bianche, e una brunoise di avocado.
E’ dunque il turno di Visalli, che presenta le sue“Alici nude e crude”, confermando la grande esperienza che lo caratterizza nella cucina di pesce.
Alici marinate in Acquamaris® e aceto di vino bianco,cruble di pangrattato, finocchietto selvatico e pinoli.
Mantarro, executive chef del ristorante gourmet Principe Cerami al San Domenico Palace,
seduce le mie papille gustative con un cannolo di calamaro, ripieno con tartare di gambero di nassa, e reso croccante da un cialda di pane nero su crema di sedano.
Ed è sempre di Massimo Mantarro, la Melanzana Margherita. Perfetto equilibrio nella ricerca tra nuove delicatezze e sapidità di una cucina tipica. L’ortaggio estivo combinato con crema di burrata,
spuma di pomodoro e basilico si scioglie in un morso.
Con i primi piatti ci si rituffa a mare. Nel Mediterraneo.
Lo chef Francesco Aversa abbina il pesce pauro e la bottarga di tonno rosso del Mediterraneo per i suoi spaghetti alla chitarra.
Visalli rilancia con un suo risotto, “Le lacrime del mare”, in cui abbina ingredienti insoliti: sgomro sifonato, piacentino ennese, peperoncino dolce ed alga mauro.
La chiusura è lasciata allo chef titolare delle Naumachie.
Il tonno in rosso è un piatto certamente risultato da un lavoro certosino, di prove e riprove negli accostamenti. Frutti rossi e miele di rovo di ape nera sicula, conferiscono una punta di agrodolce ed esaltano le caratteristiche di una carne non sempre facile da gestire.
Fresco, e sempre declinato alle tonalità del rosso, è il dessert di Aversa. Semifreddo con ricotta di pecora e fragola, su zoccoletto di biscotto speziato, degnamente accompagnato da una Malvasia delle Lipari d.o.c del 2015, cantine Caravaglio.